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La filosofia femminista è donna
Una scheda di lettura di C. Zamboni, La filosofia donna, Demetra 1997 e F. Restaino, A. Cavarero, Le filosofie femministe, Paravia Torino 1999.
Esistono differenze proprie dell'essere donna che fanno sì che le filosofie femministe siano in primo luogo quelle che sono scritte e pensate dalle donne. Sulla base di questo assunto, entrambi i testi ricostruiscono la storia del pensiero femminista delle filosofe che hanno fatto oggetto della propria riflessione le problematiche delle donne come di quelle che hanno ignorato ed evitato l'argomento.
Chiara Zamboni prende in esame dapprima la mistica di Trotula de Ruggiero, Ildegarda di Bingen, Margherita Porrete; segue nel testo una breve lettura della posizione delle donne nella cultura del Seicento, del Settecento e dell'Ottocento. Larga parte della trattazione è incentrata sul pensiero di Simone Weil e Hannah Arendt, nonostante fossero, precisa la Zamboni, insofferenti se non ostili al tema dell' "emancipazione femminile". Il cuore del testo della Zamboni è costituito dalla riproposizione del pensiero della filosofa della dfferenza Luce Irigaray e degli studi sul linguaggio di Julia Kristeva.
Del pensiero di queste resta oggi il senso e l'importanza del riferimento alla madre come modo per affrontare la crisi del mondo contemporaneo.
Le filosofie femministe di Franco Restaino e Adriana Cavarero è diviso in due parti. Nella prima gli autori ricostruiscono la storia del pensiero femminista a partire dalle istanze per l'uguaglianza di Mary Wollstonecraft; a seguire raccontano la storia delle rivendicazioni delle donne come un progressivo allontanamento dall'idea di uguaglianza verso il concetto di differenza: l'uguaglianza viene ripensata e il femminismo si moltiplica grazie all'apertura che offrono le riflessioni su classe, razza e differenze. L'epilogo (e l'apice) della prima parte è il pensiero della differenza sessuale che passa attraverso Carla Lonzi, Luisa Muraro e la stessa Cavarero, che conclude la prima parte del testo con il suo 'approccio teoretico' alla differenza. La seconda parte è composta da un'ampia antologia di scritti delle filosofe femministe e una bibliografia.
In entrambi i testi, dunque, la filosofia femminista è filosofia donna: la differenza è centrale nel comprendere il pensiero di un'autrice anche quando essa non ne sia cosciente o lo rifiuti espressamente.
Inoltre, nella storia della filosofia femminista (e in quella delle donne) il pensiero della differenza assurge un ruolo fondamentale. Così premessa e conclusione coincidono: le donne sono differenti dagli uomini, e questa differenza struttura il racconto della femminilità.
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