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Bollettino telematico di filosofia politica > E-books > Methexis- Studi e testi |
La versione pdf zippata (2239 KB) del volume cartaceo è disponibile qui.
Copyright © 2003 Maria Chiara Pievatolo - Edizioni PLUS
Methexis, nel linguaggio platonico, designa il rapporto di partecipazione fra le idee e gli oggetti cui esse si applicano. Anche lo scopo del progetto Methexis è la partecipazione delle idee, non tanto in senso metafisico, quanto in senso politico-culturale. Le idee possono vivere solo se sono lasciate libere, così da poter essere condivise, discusse e propagate. La vita della scienza, come non può essere soggetta a censura politica, così non deve essere sottoposta a recinzioni derivanti dall'estensione della proprietà privata al mondo dello spirito. Le nuove tecnologie rendono possibile mettere in atto la distinzione fra il libro come oggetto fisico, di proprietà privata, e le idee di cui si fa veicolo, che devono essere liberamente partecipate. In questo spirito, i libri Methexis sono commercializzati, nella loro versione cartacea, secondo le restrizioni abituali, ma, nella loro versione digitale, sono distribuiti in rete e possono venir riprodotti per ogni uso personale e non commerciale.
Oggi il problema della libertà dell'informazione non solo dalla censura politica, ma anche dalla proprietà privata, si impone non tanto in rapporto alla filosofia, quanto ad altri codici che sanno cambiare il mondo: il codice del software e il codice della vita. E' in atto una battaglia durissima fra i fautori dell'estensione della proprietà privata intellettuale - nelle forme del brevetto, del copyright, di legislazioni antipirateria, di non disclosure agreement - e i sostenitori di quello che potrebbe definirsi come un comunismo della conoscenza. Chi abbraccia quest'ultima posizione afferma che il codice può essere sviluppato a vantaggio di tutti solo se può essere condiviso ed elaborato liberamente in comunità di discussione; la libertà di queste comunità dipende, a sua volta, dalla libertà del suo oggetto, cioè dal carattere comunitario, pubblico e non privato, del codice stesso.
I padroni del discorso si propone di mostrare che il carattere pubblico dell'informazione non deriva da una pretesa nuova e marginale, ma è al cuore della stessa tradizione filosofica occidentale. Proprio come la democrazia, se non vuole ridursi a un rituale, ha bisogno della massima libertà nell'uso pubblico della ragione, così la filosofia, se non vuole ridursi a formula, ricetta e ideologia, necessita di uno spazio libero di discussione che sia maggiore degli esiti dell'uno o dell'altro sistema. Una interpretazione mirata di alcuni testi platonici permette di motivare e di inglobare le rivendicazioni settoriali della libertà del codice entro un argomento complessivo per la libertà della conoscenza, che viene corroborato dal confronto con alcuni, successivi, classici della filosofia.
Maria Chiara Pievatolo insegna filosofia politica e analisi del linguaggio politico presso la facoltà di Scienze politiche dell'università di Pisa. E' inoltre curatrice del "Bollettino telematico di filosofia politica". Fra i suoi lavori recenti si annovera il volume La giustizia degli invisibili. L'identificazione del soggetto morale, a ripartire da Kant, Roma, Carocci, 1999.
I primi tre capitoli possono essere letti on-line, a partire da questa pagina.
Una nuova versione accresciuta e migliorata della parte dedicata alla Repubblica di Platone è disponibile qui: http://bfp.sp.unipi.it/dida/resp/
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