Benjamin Constant
Nota biografica
Benjamin Constant de Rebecque nasce a Losanna il 25 ottobre 1767. Suo padre, Juste Constant de Rebecque, è capitano di un reggimento svizzero al servizio dell'Olanda; sua madre, Henriette de Chandieu, appartenente ad una famiglia protestante francese stabilitasi in Svizzera dopo la revoca dell'editto di Nantes, muore quindici giorni dopo il parto.
L'infanzia di Constant, così come la sua giovinezza, è caratterizzata da una vita errabonda e disordinata. Il padre, costretto dalla sua professione a continui spostamenti, ne affida l'educazione ad una serie di precettori, che si riveleranno tutti ben poco affidabili.
Nel 1780, preoccupato per le notizie che gli giungono sull'educazione del figlio, il padre lo conduce ad Oxford, dove ben presto, tuttavia, si rende conto che l'Università non è il luogo adatto per un ragazzo di tredici anni, che pure conosce già il greco (lo ha imparato "per gioco" a cinque anni con uno dei suoi precettori) e che ha notevoli letture alle sue spalle.
Nel 1782, dopo due anni di spostamenti tra il Belgio, la Svizzera e l'Olanda, Constant viene iscritto dal padre all'Università di Erlangen e presentato alla corte del margravio di Anspach-Bayreuth, dove si mette in luce non solo per la brillantezza e la spregiudicatezza della sua intelligenza, ma anche per una pericolosa propensione al gioco e agli scandali.
Nel 1783 Constant lascia Erlangen e raggiunge, insieme al padre, Edimburgo. Nella città scozzese egli trascorre uno dei periodi più felici della sua vita, studiando con grande impegno e partecipando intensamente alla vivace vita intellettuale degli studenti. Egli diviene membro della Speculative Society, dove terrà, nel 1784, un discorso sull'Influence de la mithologie paienne sur le moeurs et le caractère. Lasciata Edimburgo nel 1784, a causa di una serie di debiti accumulati al tavolo da gioco, arriva a Parigi, dove conduce una vita dissipata, che costringerà il padre a ricondurlo nuovamente a Losanna.
Nel 1787, durante il suo secondo soggiorno a Parigi, incontra alcuni uomini celebri del tempo, come Condorcet, La Harpe, Garat, Fourcroy, e conosce M.me de Charrière, una scrittrice olandese di grande fascino ed intelligenza, con la quale, nonostante la notevole differenza di età (Isabelle ha ventisette anni più di lui), stabilirà un legame affettivo estremamente importante. Con M.me de Charrière inizia la storia di quel rapporto difficile e ambivalente verso la figura femminile, che segnerà la vita di Constant, vedendolo, di volta in volta, coinvolto in vicende sentimentali complesse e tormentate, raramente caratterizzate dalla felicità.
Nella primavera del 1787 il giovane Constant alterna le interminabili conversazioni con M.me de Charrière a follie di tipo amoroso o al solito vizio del gioco. Il padre, venuto a conoscenza della situazione, lo richiama ancora una volta presso di sé, ma Constant fugge in Inghilterra, dove giunge, in modo a dir poco avventuroso, sino a Edimburgo.
Raggiunto finalmente il padre, nel settembre del 1787, Constant si reca, nel marzo dell'anno successivo, a Brunswick, dove viene nominato gentiluomo di corte. L'anno seguente sposa Wilhelmine von Cramm, ma si tratta di un matrimonio destinato a non durare. Egli rimarrà quattro anni a Brunswick, orientando i suoi interessi verso lo studio delle religioni e iniziando a seguire le vicende politiche francesi. È qui che incontrerà per la prima volta Charlotte von Hardenberg, con la quale stringe una breve ma intensa liaison amorosa.
Ormai divorziato da Wilhelmine, Constant rientra, nel settembre del 1794, in Svizzera, dove avviene uno degli eventi più importanti della sua vita: egli infatti conosce M.me de Staël, figlia di Jacques Necker e moglie dell'ambasciatore di Svezia, della quale si innamora "pazzamente". Tra i due nasce un tormentantissimo legame affettivo e intellettuale, che, tra reciproche contraddizioni ed insofferenze, durerà sino al 1811.
È con la figlia di Necker che Constant giunge a Parigi, nel 1795, dove partecipa sempre più attivamente alle vicende intellettuali e politiche dell'età termidoriana, sostenendo con entusiasmo il tentativo costituzionale della Repubblica direttoriale. Nel 1796 pubblica il De la force du gouvernement actuelle de la France et de la nécessité de s'y rallier, al quale seguirà, nel marzo del 1797, il Des réactions politiques. Nel maggio dello stesso anno vede la luce la seconda edizione del Des réactions politiques, che Constant fa precedere da un breve saggio intitolato Des effets de la Terreur. A giugno fonda, insieme a M.me de Stael ed altri, il Cercle Constitutionnel, al quale si affilieranno personaggi di primo piano, quali Sieyès, Chesnier, Talleyrand e Garat. È in questa sede che, dopo il colpo di Stato del 18 fruttidoro 1797, pronuncerà il Discours pour la plantation de l'arbre de la liberté. A novembre viene nominato Presidente del Comune di Luzarches.
Nell'aprile del 1798, dopo che gli è stata finalmente riconosciuta la cittadinanza francese, si presenta alle elezioni, ma senza esito positivo. Nel novembre dello stesso anno pubblica il Des suites de la contre-révolution de 1660 en Angleterre, mentre ha già iniziato a tradurre l'Inquiry on political justice di William Godwin.
Nel febbraio del 1799 si presenta nuovamente alle elezioni, ma non riesce a farsi eleggere. A dicembre dello stesso anno, dopo la congiura di Brumaio, viene nominato al Tribunato, dove si segnalerà come uno dei principali oppositori del regime consolare; tale atteggiamento gli varrà, nel gennaio del 1802, l'estromissione dal Tribunato e l'uscita dalla scena politica. La Germania e la Svizzera (in particolare Coppet, punto di incontro del famoso gruppo liberale e romantico, del quale egli sarà il membro più attivo) saranno i luoghi di quella che è stata definita la sua "ritirata forzata".
Nel periodo 1800-1803, Constant, che ha ormai abbandonato la traduzione dell'Inquiry di Godwin, lavora ad un grand traité de politique, che si articola in due parti: l'una relativa ai princìpi di libertà, l'altra ai mezzi costituzionali. Tale lavoro si conclude nel 1803, rimanendo inedito, per ovvie ragioni politiche. Nell'ottobre dello stesso anno parte con M.me de Staël per la Germania, dove riprende quegli studi sulla religione, che conduce in maniera intermittente fin dalla sua giovinezza. Nel 1804 è a Weimar, dove conosce Goethe, Wieland e Schiller. È in questi anni che egli inizia i suoi Journeaux intimes.
Nel 1806 decide di ricavare dal suo Grand traité de politique del 1803 un piccolo estratto, relativo soltanto ai princìpi di libertà, per rispondere agli Essais de morale et de politique del conte Molé. Questo piccolo estratto, continuamente rimaneggiato e straordinariamente lievitato, diverrà i Principes de politique applicables à tous les gouvernements del 1806, il primo grande inedito del periodo consolare. Del grande trattato del 1803 non rimanevano che le parti relative alla dottrina costituzionale, che Constant farà copiare nel 1810, insieme al resto della propria opera, con il titolo di Fragments d'un ouvrage abandoné sur la possibilité d'une constitution républicaine dans un grand pays. Nell'ottobre del 1806 si reca a Parigi, dove ritrova Charlotte de Hardenberg, che sposerà, in segreto, nel 1808.
Nel 1811 parte, insieme alla moglie, per la Germania, congedandosi definitivamente da M.me de Staël. Nell'estate dello stesso anno termina la traduzione del Wallenstein di Schiller (preceduta dalle considerazioni sul teatro tedesco) che viene pubblicata l'anno seguente. In Germania egli riprende i suoi studi sulla religione, facendo la spola tra le biblioteche di Gottinga e di Cassel.
Nel 1813, dopo la sconfitta di Lipsia, Constant può tornare all'attività politica; egli, che nutre ancora sfiducia verso le attitudini liberali dei Borboni, spera che anche in Francia possa compiersi un cambio dinastico e si schiera quindi dalla parte del principe ereditario di Svezia, Bernadotte, che raggiungerà, senza la moglie, ad Hannover, nel novembre del 1813.
Nel gennaio del 1814 pubblica un brillante pamphletantinapoleonico, intitolato De l'esprit de conquête et de l'usurpation, che avrà in pochi mesi tre edizioni. Ad aprile, tramontata ormai l'ipotesi Bernadotte, Constant raggiunge Parigi. Nel maggio dello stesso anno, pochi giorni prima che Luigi XVIII promulghi la costituzione, pubblica le Réflexions sur le constitutions, la distribution des pouvoirs et les garanties dans une monarchie; durante l'estate dà alle stampe il De la liberté des brochures, des pamphlets et des journeaux considérée sous le rapport de l'intéret du Gouvernement e le Observations sur le discours de S.E. le Ministre de l'Intérieur en faveur du projet de loi sur la liberté de la presse. È in questo difficile periodo, caratterizzato da ripetuti ma vani tentativi di svolgere una funzione politicamente attiva, che Constant concepisce una violenta passione per Juliette Récamier, che non verrà mai seriamente ricambiata.
Nel gennaio del 1815 pubblica il De la responsabilité des ministres. Ad aprile, dopo la fuga del re, accetta la proposta di Napoleone di preparare la nuova costituzione che avrebbe dovuto liberalizzare l'Impero. La scelta di Constant, che era stato un acerrimo avversario dell'Imperatore, scandalizza l'opinione pubblica. A maggio dà alle stampe i Principes de politique applicables à tous les Gouvernement représentatif et particulièrment à la constitution actuelle de la France, i cui materiali sono attinti dai grandi trattati inediti del periodo consolare.
Dopo Waterloo, fa parte di una commissione per le proposte di pace. Luigi XVIII firma dapprima un decreto di esilio nei suoi confronti, che viene però revocato, dopo la presentazione di una Mémoire apologétique. Constant si reca comunque in Inghilterra, dove si riunisce finalmente alla moglie, e dà alle stampe, nel 1816, l'Adolphe.
Rientrato, nel settembre dello stesso anno, a Parigi, si dedica interamente all'impegno politico e all'attività pubblicistica, collaborando regolarmente, tra l'altro, al Mercure de France. A dicembre pubblica il De la doctrine qui peut réunir le partis en France, con il quale risponde al De la monarchie selon la Charte di Chateaubriand.
Nel 1817 tenta inutilmente di farsi eleggere alla Camera tra gli 'indipendenti'; e partecipa attivamente alla lotta per la libertà di stampa, che veniva ripetutamente violata dai ministeri della destra reazionaria. Nel 1818 pubblica il Cours de politique constitutionelle, che contiene, adattata alle circostanze, una nuova edizione dei Principes de politique e delle Réflexions sur le constitutions. Nel corso dello stesso anno inizia, all'Athénée Royal, quel corso sulla costituzione inglese, durante il quale terrà, nel febbraio del 1819, il celebre Discorso intitolato De la Liberté des Ancien et des Modernes.
Nel marzo del 1819 viene eletto alla Camera; inizia così la sua lunga carriera parlamentare, che lo vedrà diventare il capo riconosciuto dell'opposizione liberale. Nel 1822 pubblica i Mémoires sur le Cent-Jours e il Commentaire sur l'ouvrage de Filangieri. Nel corso dello stesso anno viene processato e condannato per motivi politici. Nel 1823 fallisce per pochi voti l'elezione alla Camera, restando probabilmente vittima dei brogli elettorali perpetrati dal partito degli ultras reazionari.
Oltre alla ininterrotta attività pubblicistica, Constant continua, in questi anni, a lavorare al De la religion, il cui primo volume appare nel 1824. Nel febbraio dello stesso anno rientra alla Camera come deputato di Parigi. In questo periodo la sua salute va progressivamente peggiorando. Nel novembre del 1827 viene nuovamente eletto, con larghissimi consensi, alla Camera. Nel marzo dell'anno successivo pubblica i suoi Discours à la Chambre.
Nell'agosto del 1829 appaiono i Mélanges de littérature et de politique. Il 24 luglio 1830 vengono pubblicate le famose quattro ordinanze, con le quali Carlo X, sopprimendo le principali garanzie costituzionali, compie un vero e proprio colpo di Stato. La Fayette invita Constant, che si trova a Strasburgo, a rientrare a Parigi. Il 30 luglio egli, appena giunto nella capitale, redige, insieme a Sebastiani, una dichiarazione in favore di Luigi Filippo e partecipa, in barella, al corteo insurrezionale. Il nuovo re, Luigi Filippo, lo nomina Presidente di una sezione del Consiglio di Stato. Il 19 novembre tiene il suo ultimo discorso alla Camera.
L'8 dicembre 1830 muore. Il 12 dicembre hanno luogo i funerali nazionali; un enorme corteo accompagna le spoglie di Constant al cimitero di Père Lachaise, ove riposa tuttora.