Bollettino telematico di filosofia politica
Il labirinto della cattedrale di Chartres
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Ultimo aggiornamento 25 agosto 2001

Donna e culture dalla prospettiva di un nuovo femminismo
Due giornate di studio dell'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum

Il 22-23 maggio 2001 a Roma si è svolto un congresso internazionale dal titolo "Donne e cultura dalla prospettiva di un nuovo femminismo" organizzato dall'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum.

Il programma ha visto la partecipazione di rappresentanti della Chiesa, di varie università italiane e straniere e di illustri personalità nel campo della cultura, della scienza, e della politica, tra cui P. Paolo Scarafoni, Rettore dell'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, Angela Ales Bello (Pontificia Università Lateranense, Roma), Elfriede Schmitz-Keil (Collegio Marienberg, Neuss, Germania), Janne Haaland Matlary (Università di Oslo, Norvegia), Marie-Thérése Avemeka (Ministro per l'Integrazione delle Donne nello Sviluppo in Congo Brazzaville), Rossana Ameglio de Alfaro (Ambasciatrice del Panamà presso la F.A.O), Principessa Ketevane Orsini-Aragona (Georgia), Wanda Póltawska (Psichiatra, Polonia), Christine Vollmer (Presidente di ALAFA e PROVIVE, Venezuela), Laura Pallazzani (Università LUMSA, Roma), Mons. Alessandro Maggiolini (Vescovo di Como, Italia), Alicja Grzeskowiak (Presidente del Senato della Repubblica Polacca), Enola Aird (Institute for American Values, Stati Uniti), Emilia Palladino (Astrofisica, Italia), Elisabeth Bourgois (Scrittrice, Francia), Arciduchessa Francesca von Habsburg (Austria), Ramón Lucas Lucas L.C. (Pontificia Università Gregoriana, Roma).

Nella prima giornata, ha aperto i lavori la relazione La donna di fronte alle sfide culturali di Scarafoni, Rettore dell'Ateneo ospite, che ha introdotto al tema del convegno.
La Prof.ssa Angela Ales Bello ha affrontato la questione del contributo specifico della donna nella formazione culturale, mentre la dott.ssa Elfriede Schmitz-Keil ha offerto una ricostruzione del panorama sull'istruzione della donna nel mondo globalizzato. Nella sua relazione la prof.ssa Janne Haaland Matlary, docente di relazioni internazionali presso l'Università di Oslo, ha sottolineato l'importanza del ruolo della donna nella famiglia, nel mondo del lavoro e in quello della 'vita pubblica', precisando che l'ingresso della componente femminile nella seconda e nella terza sfera non deve avvenire a scapito della funzione materna, la quale resta la fonte principale di felicità per le donne.
Altre relazioni hanno messo in luce la posizione della donna nella cultura africana (Marie-Thérése Avemeka), in quella latino-americana (Rossana Ameglio de Alfaro), in quella dell'ex Unione Sovietica e del mondo ortodosso (Ketevane Orsini-Aragona). La psichiatra polacca Wanda Póltawska ha affrontato il tema dell'identità della donna.
Particolarmente interessante la relazione Diritti e valori femminili nella Bioetica di Laura Palazzani, la quale ha fornito un ampio panorama del dibattito femminista sulla bioetica dal punto di vista della filosofia del diritto. Infine il vescovo di Como Mons. Alessandro Maggiolini ha tenuto una relazione su La componente femminile della Chiesa come anima di una nuova cultura affrontando la questione da un punto di vista strettamente teologico.

Nella seconda giornata le relazioni hanno affrontato più specificamente la questione della maternità nelle diverse culture; in modo particolare Enola Aird, fondatrice di “The Motherhood Project”, ha tenuto una relazione sulla maternità rispetto alla globalizzazione culturale.
La dott.ssa Emilia Palladino ha sottolineato l'importanza della presenza ('equilibrata e equilibrante') delle donne nella cultura scientifica.
Nell'intervento conclusivo dal titolo Maschile-femminile: questione culturale? il prof. Ramón Lucas Lucas ha sottolineato quanto nocivo sia il tentativo, proposto dagli studi di genere, di annullare la specificità maschile e quella femminile attribuendo importanza eccessiva al lato culturale nella formazione della persona.

L'obiettivo del congresso è stato quello di sottolineare in che modo e misura le donne e i valori femminili possano costituire una fonte di ricchezza per risolvere i problemi della società contemporanea, in Italia come nel resto del mondo; l'impostazione prevalente è stata quella di valorizzare la femminilità, intesa come predisposizione naturale delle donne alla pace e all'amore, e di rifiutare ogni tentativo di messa in discussione della naturalità del sesso e dei ruoli ad esso connessi.


Francesca Di Donato
Sulla base del materiale fornito dall'organizzazione.
Un ringraziamento particolare ad Angelo Marocco.

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Il Bollettino telematico di filosofia politica è ospitato presso il Dipartimento di Scienze della politica della Facoltà di Scienze politiche dell'università di Pisa, e in mirror presso www.philosophica.org/bfp/

A cura di:
Brunella Casalini
Emanuela Ceva
Dino Costantini
Nico De Federicis
Corrado Del Bo'
Francesca Di Donato
Angelo Marocco
Maria Chiara Pievatolo

Progetto web
di Maria Chiara Pievatolo


Periodico elettronico
codice ISSN 1591-4305
Inizio pubblicazione on line:
2000

Il settore "Cronache di convegni" è curato da Nico De Federicis.