![]() |
Articoli | | Riviste | | Recensioni | | Bibliografie | | Lezioni | | Notizie | | Collegamenti |
Ultimo
aggiornamento 8 gennaio 2004
|
Il Diritto di Famiglia e delle Persone
La rivista è presente sul web con una
pagina informativa.
Le schede offerte dal BFP sono di Mariarosa Riggio.
![]() 27 (1998), 2 A. M. Galoppini, La Costituzione e la condizione femminile, pp. 623-634. L'autrice discute l'affermazione di Nilde Iotti - la Costituzione è il più grande atto di questo secolo fatto in favore delle donne-, alla luce delle battaglie femministe dall'Unità fino ai giorni nostri. In particolare, esamina l'atteggiamento iniziale di sostegno delle donne al fascismo, fiduciose di raggiungere tramite esso un'identità autonoma, e il successivo rifiuto nei suoi confronti, che ha portato al ruolo attivo delle donne nella lotta partigiana, dopo l'8 settembre 1943. Viene ricordata la delusione per il congelamento della Costituzione, che recava in sé apporti decisivi per la lotta femminista; solo negli ultimi decenni, infatti, si sono attuate le disposizioni presenti nella nostra Costituzione. La conclusione dell'autrice è chiara: la nostra Carta Costituzionale ha assicurato per la prima volta in Italia i diritti della donna nella vita sociale, politica, culturale e familiare. (M.R.) R. Bailo P. Cecchi, L'eutanasia tra etica e diritto: principi e pratiche a confronto, pp. 1201-1219. Cosa si definisce con il termine eutanasia? Da questo iniziale problema di ordine etimologico, si svolge l'attento esame di una questione ormai divenuta attualissima, che mette in discussione l'atteggiamento del medico e i diritti del malato terminale, la legislazione dei singoli Stati e il senso morale di ciascun individuo. L'autore ricorda l'irrevocabile posizione della Chiesa, che difende la sacralità e l'assoluta inviolabilità della vita umana e rigetta come falsa pietà, anzi come una preoccupante perversione di essa, l'atteggiamento di colui che, per evitare sofferenza ritenuta inutile, decide di sopprimere la vita. A questa posizione del mondo cristiano, si contrappone il pensiero laico, che viene esaminato attraverso la legislazione statunitense che accorda ampia libertà ai singoli Stati di legiferare a tal riguardo. (M. R.) 27 (1998), 4 D. Visentin, Una scelta difficile: diritto di morire o dovere di vivere?, pp. 1626-1657. È preferibile vivere, malgrado la malattia e le sofferenze, o scegliere di morire, per difendere, anche negli ultimi istanti della propria esistenza, la propria dignità di essere umano? Fra queste due possibilità, si snoda un lungo e contraddittorio dibattito, che abbraccia la legislazione, l'etica, il senso religioso di ciascun individuo. In modo scrupoloso, l'autrice esamina la disciplina giuridica del nostro Paese riguardo l'eutanasia e il codice di deontologia medica introdotto nel 1995, tenendo ben presente con una rapida rassegna la condotta seguita dagli altri Stati, in particolare Olanda e Australia. Si auspica, infine, una legislazione efficace e chiara anche in Italia, dove la pratica della eutanasia terapeutica, se è in teoria illegale, in sede giuridica si vale spesso di attenuanti. (M. R.) 29 (2000), 2 P. Stanzione, Minorità e tutela della persona umana, pp. 758-770. L'articolo si propone come una riflessione sugli status, ponendo in evidenza soprattutto la categoria unificante dello status personae, a dispetto di una sempre più marcata loro frammentazione. L'autore, dopo aver esposto le differenti tesi a sostegno dell'idea di eguaglianza e del processo di differenziamento, esamina alcuni stati giuridici particolari, quali quello del minore, dell'anziano, del malato di mente o disabile, dello straniero. Egli, inoltre, confronta la legislazione italiana con quella europea, in particolare francese e tedesca. Secondo l'autore, bisogna valorizzare i caratteri propri della persona, per cui ogni distinzione non è che la conseguenza del diverso manifestarsi dei bisogni della persona. (M. R.) |
Come collaborare | | Ricerche locali |
|
![]() ![]() A cura di: Brunella Casalini Emanuela Ceva Dino Costantini Nico De Federicis Corrado Del Bo' Francesca Di Donato Angelo Marocco Maria Chiara Pievatolo Progetto web di Maria Chiara Pievatolo Periodico elettronico codice ISSN 1591-4305 Inizio pubblicazione on line: 2000 ![]() ![]() |
Il settore "Riviste" è curato da Brunella Casalini, Emanuela Ceva, Corrado Del Bo' e Francesca Di Donato. |