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aggiornamento 6 ottobre 2001
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The Federalist
La rivista non è presente sul web. Le schede offerte dal BFP sono di David Tei.
![]() XLI (1999), 1 Luisa Trumellini, Riflessioni sul totalitarismo, pp. 34-53. Lo studio propone una lettura complementare di Hannah Arendt e Norbert Elias, lasciando alla prima il compito di definire il fenomeno totalitario ed al secondo la necessità di inquadrarlo nel contesto storico in cui è nato. La Arendt, sostiene l'autrice, ha il grande merito di avere proposta la distinzione tra semplice dittatura e dominio totalitario ma non riesce a cogliere il nesso tra avvento del totalitarismo e crisi del sistema europeo degli Stati, sopravvalutando il ruolo dell'ideologia e dell'imperialismo e preoccupandosi più di cogliere i punti in comune tra nazismo e stalinismo piuttosto che le loro diversità. L'analisi di Elias, d'altra parte, è carente per quanto riguarda la definizione dell'originalità del fenomeno totalitario rispetto ad altri tipi di governo, ma è molto acuta nell'individuazione storica delle radici sociali ed economiche che hanno reso possibile il germogliare di questo fenomeno. Elias riteneva che l'industrializzazione, il rafforzamento del monopolio statale della violenza e il coinvolgimento di strati della popolazione sempre maggiori nella vita pubblica potessero generare forme totalitarie. Luisa Trumellini fa in gran parte sua questa analisi avvertendo che, dato un mondo sempre più interdipendente in cui la tecnologia e lo sviluppo continuano ad accrescere gli strumenti della potenza, per evitare che da momenti di crisi possano di nuovo sorgere tentazioni totalitarie occorre mantenere un controllo razionale più severo degli uomini sulla tecnologia e allargare l'orbita della democrazia, ad esempio rafforzando il ruolo delle istituzioni europee. Il totalitarismo non è, sostiene l'autrice, una parentesi dolorosa ma conclusa della nostra storia, è piuttosto uno spettro con cui la modernità deve saper confrontarsi: come sosteneva la Arendt, "una volta che una forma di governo si è affermata, essa può sempre tornare". (D.T.) |
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![]() ![]() A cura di: Brunella Casalini Emanuela Ceva Dino Costantini Nico De Federicis Corrado Del Bo' Francesca Di Donato Angelo Marocco Maria Chiara Pievatolo Progetto web di Maria Chiara Pievatolo Periodico elettronico codice ISSN 1591-4305 Inizio pubblicazione on line: 2000 ![]() ![]() |
Il settore "Riviste" è curato da Brunella Casalini, Emanuela Ceva, Corrado Del Bo' e Francesca Di Donato. |