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Scheda: La giustizia è "bene d'altri"

Il labirinto della cattedrale di Chartres


La giustizia è "bene d'altri".

Secondo Kerferd, T1 ha lo scopo di to shock and provoke, è parziale e vale solo nella prospettiva del suddito, mentre T2 ne è l'ampliamento opportuno, comprensivo di tutti i casi: secondo Kerferd, Trasimaco non si contraddice né viene manipolato da Platone, e riconoscere che T2 è la tesi preminente comporta che «un governante è giusto se cerca l'interesse dei suoi sudditi, mentre un suddito è giusto se cerca l'interesse del più forte, che è il suo governante» (Kerferd, 1988, pp 155 sgg.). Siccome però Trasimaco sostiene anche che l'ingiustizia è la vera virtù, Kerferd si trova ad attribuire al sofista la nozione di giusto per natura (sebbene la terminologia nomos-physis non compaia in Repubblica I): Kerferd scrive infatti che Trasimaco, «respingendo la giustizia corrente a favore dell'ingiustizia corrente, innalza quest'ultima condizione a ciò che è giusto per natura» (Kerferd, 1988, p. 156.) La posizione di Kerferd è supportata da Nicholson, con qualche riserva e alcune originali osservazioni: cauto sulle argomentazioni di Kerferd relative al Natural Right (Nicholson, 1974, p. 216), ne adotta tuttavia l'interpretazione per sostenere che Trasimaco e Socrate concordano in parte nel dirci cosa è giusto. Infatti, sia Socrate che Trasimaco ritengono giusto che sia il più forte a governare e che i governanti si preoccupino del vantaggio dei sudditi (ciò deriva, è importante ribadirlo, dal privilegio accordato a T2, interpretata alla maniera di Kerferd). Trasimaco ritiene però che il governante, essendo più forte, può permettersi di essere ingiusto. Annas, pur esaminando le discrepanze formali nelle tesi trasimachee, in base a considerazioni non troppo distanti da quelle di Nicholson, conia il termine Injusticism riferendolo al sofista (Annas, 1981) È importante segnalare che, secondo Nicholson, il tiranno delineato dal sofista può essere compreso come immagine specchiata del re-filosofo socratico. Nella sua difesa dell'interpretazione di Kerferd, Nicholson si confronta con la posizione di Barker (Barker, 1918): per Barker, la tesi trasimachea preminente è T1. La coerenza fra T1 e T2, in questo caso, si ottiene ammettendo che T2 non abbia il valore generale attribuitole da Kerferd, ma che vada limitata ai soli sudditi.



TORNA INDIETRO .......... A cura di Luca Mori


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