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Scheda: Trasimaco e l'antitesi nomos-physis.

Il labirinto della cattedrale di Chartres


Trasimaco e l'antitesi nomos-physis.

Un punto controverso dell'interpretazione di Trasimaco, come si è accennato, sta anche nell'utilizzo della terminologia nomos-physis.
Adorno, per esempio, ha accostato Trasimaco e Antifonte, per il loro appello alla natura intesa come stato genuino dell'uomo, e per il fatto che essi non contestano tanto la legge, ma la legge che non è più adatta ai bisogni; giusto, allora, diventa «chi sa porre l'ordine, chi ne ha la forza, il più forte appunto, colui che un tempo si diceva ingiusto» (Adorno, 1979
5, pp. 110-111). Adorno ritiene che da Trasimaco si potrebbe certo risalire alla tesi del diritto naturale contrapposto al nomos, ma traendo spunto anche da Maier (Maier, 1943-44) insiste su una distinzione opportuna: le considerazioni di Glaucone, che introduce nel II libro di Repubblica la distinzione nomos-physis , non devono essere attribuite al sofista calcedone.
Jaeger accosta Trasimaco e Callicle nel nome del naturalismo, e ritiene che il combattivo sofista della Repubblica sia un rappresentante della filosofia di potenza di Callicle (Jaeger, 1995).
Quando, su questa linea, la Isnardi Parente accomuna Trasimaco e Callicle per la loro condanna della innaturale condizione nella città democratica (Isnardi Parente, 1974), sembra riferirsi piuttosto al frammento B1 attribuito a Trasimaco (Riferendosi al frammento B1 attribuito a Trasimaco, L. Spina mostra come il passaggio sui giovani e sul parlare degli anziani possa essere inteso come captatio benevolentiae, e quindi non come espressione di una seria convinzione. Cfr. L. Spina, 1986.)
La questione della presenza almeno implicita, in Trasimaco, della distinzione tra nomos e physis, quindi, introduce agli accostamenti tra il sofista di Calcedonia ed altri sofisti, in primis Callicle.
Melling, per esempio, sostiene che nei ragionamenti di Callicle, come in quelli di Trasimaco «illustrati nella Repubblica, le esigenze della natura potevano essere invocate per puntellare ideologicamente un'etica egoista di ricerca del potere, un'etica che spesso cercò di proporsi come il sistema di valori dell'aristocrazia classica, e che in realtà impersonava le aspirazioni di una mentalità oligarchica dotata di lucida consapevolezza riguardo ai propri interessi di classe» (Melling, 1994, p. 64).
Anche Quarta accosta Trasimaco e Callicle (Quarta, 1993): Trasimaco rappresenterebbe senza finzioni l'immoralismo dilagante dei ceti emergenti (Quarta, 1993, p. 118). In altri termini, traendo spunto da Adkins (Adkins, 1960; 1972), Trasimaco rappresenta, secondo Quarta, una versione aggiornata degli antichi valori della società omerica (Adkins aveva infatti scritto che, sotto Trasimaco, era possibile trovare il re Agamennone e che, attraverso l'immagine del sofista, si potevano distinguere le conseguenze logiche degli antichi valori greci).
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TORNA INDIETRO .......... A cura di Luca Mori


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