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Scheda: Le tre tesi di Trasimaco e i principali gruppi di interpretazione

Il labirinto della cattedrale di Chartres


Le tre tesi di Trasimaco e i principali gruppi di interpretazione

In questa parte della bibliografia ragionata, mi riferisco al “Trasimaco di Platone”, in quanto si è già visto che, del Trasimaco “storico”, possiamo asserire ben poco
Per affrontare con ordine la questione dell'intentio dicendi trasimachea in Repubblica I, è bene seguire e sviluppare le osservazioni di Bruno Centrone nelle Note ad una recente edizione del capolavoro di Platone (Centrone, 1997). Anzitutto, si devono distinguere tre passaggi dell'intervento trasimacheo, segnalando le tre classiche tesi attribuite al sofista (indicandole convenzionalmente con T1, T2 e T3):
 
T1. «giusto è l'utile del più forte (to tou kreittonos sympheron, 338c)»
T2. Trasimaco si rivolge a Socrate in questi termini: «…E sei così fuori strada relativamente al giusto e alla giustizia, e all'ingiusto e all'ingiustizia, da ignorare che la giustizia e il giusto sono un bene d'altri, ma l'utile di chi è più forte e detiene il potere, e danno proprio di chi ubbidisce ed è sottomesso; che l'ingiustizia è invece l'opposto, e comanda sui giusti, che veramente sono ingenui, ed i governati fanno l'utile di chi è più forte, e lo fanno felice nel servirlo, [343 d] mentre non giovano minimamente a se stessi.(343c-d)»
T3. Ad una precisa domanda di Socrate, il sofista risponde che è giusto obbedire ai governanti (339b), e quindi alle leggi poste da essi.
 
Centrone raggruppa in quattro gruppi alcune proposte di soluzione (Centrone, 1997: libro I, nota 65): dapprima, coloro che privilegiano T2 considerandola «un'espansione e precisazione di T1» (tra cui Kerferd, Nicholson, Annas); in secondo luogo, coloro che denunciano l'incompatibilità delle tesi di Trasimaco ( Cross - Woozley, Maguire); in terzo luogo, la posizione di Vegetti, per cui, come scrive Centrone, «T1 e T2 sono formalmente incompatibili, ma T2 rappresenta l'inveramento di T1 in senso psicologico e politico»; infine, chi ritiene Trasimaco un convenzionalista (Hourani).
Mi propongo di esaminare più da vicino queste diverse interpretazioni, prendendone in considerazione anche altre.



TORNA INDIETRO .......... A cura di Luca Mori


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